
Sono appena rientrata in Italia dopo 4 mesi alle Canarie.
Ed in bagno è successa una cosa strana.
Mi stavo come al solito preparando per andare a letto e dopo essermi lavata i denti e aver passato da brava bambina il filo interdentale, mi sono presa una botta terribile al piede.
Hai mai provato la voglia di dire un sacco di cose e non sapere da dove cominciare? A volte parte come un urlo da dentro, il desiderio di scuotere una persona cara che sta facendo cose secondo noi sbagliate o il bisogno di comunicare al mondo intero che le cose non vanno bene così, che si può fare di più.
Fallo davvero, bastano 10 minuti. Chiudi gli occhi e immagina come sarebbe la tua vita in questo momento se tu avessi realizzato tutti i tuoi sogni.
Dicono che la sia l’emozione che più ci avvicina a Dio.
Ma come, finalmente possiamo alzarci per qualche giorno più tardi del solito, fare colazione con calma, magari con una bella fetta di panettone, oppure andare a passare qualche giorno fuori, in un bel posto in montagna o, vista la poca neve, in un sano agriturismo per risentire il richiamo delle cose di una volta…
Che regalo del cavolo! E invece no! È ora di finirla di pensare alla paura come ad una cosa negativa che si debba evitare di provare e che se c’è, va combattuta con tutte le armi possibili e immaginabili.
Una mia corsista mi ha appena raccontato, sorpresa, quello che le è successo ieri e io non ne sono rimasta affatto stupita.
Quest’estate ero alle prese con la mia decisione di non prendere più quel malefico cocktail di farmaci che era il compagno di viaggio della mia AR da un anno ormai. Come spesso capita quando arrivi a decisioni che comportano un cambio di paradigma, stavo leggendo e informandomi su tutto quanto riguardava la mia scelta sia ufficialmente che “in via non ufficiale”.