Una mia corsista mi ha appena raccontato, sorpresa, quello che le è successo ieri e io non ne sono rimasta affatto stupita.
Mi ha detto: “Stavo scegliendomi un golfino in un negozio vicino a casa e per puro caso mi sono messa a parlare, anzi, adesso che ci penso è strano perché io difficilmente attacco bottone con gli estranei… con una signora che stava guardando gli stessi capi…”
Insomma, per farla corta, si ritrova a chiacchierare con questa persona sconosciuta e ad esprimerle il suo desiderio di aprire un centro di accoglienza per bimbi, ma come tutto fosse un sogno, visto che non aveva nessuna esperienza e tantomeno conosceva qualcuno che ne avesse.
Beh viene fuori che un carissimo amico di questa signora gestisce da anni una struttura come quella che vorrebbe mettere su la mia corsista.
Ovviamente si scambiano il numero di telefono e, come si dice, da cosa nasce cosa…
Io non so se da questa “coincidenza” verrà fuori la soluzione con la S maiuscola, ma di certo si aprono alcune porte, e si sa che conoscenza è potere.
Intanto che gioivo con la mia corsista per questa novità non ho potuto fare a meno di
pensare a quante opportunità ci perdiamo,
a quante cose non conosceremo mai,
a quante soluzioni erano proprio girato l’angolo,
a che vite diverse avremmo vissuto se solo non ci fossimo fermati pensando “Non vorrei disturbare… tanto anche se chiedo nessuno lo sa… e se poi non c’è soluzione…” e avessimo invece semplicemente bussato a quella porta…
Toc-toc