Ma servono davvero a qualcosa o sono una moda degli anni ‘80?
Affermazioni, Pensiero Positivo, EFT (Emotional Freedom Technique), Legge di Attrazione e affini sono davvero potenti, ma come ogni cosa vanno davvero compresi e usati con buon senso.
Utilizzarli così, giusto per, non aiuta nessuno, sarebbe come sperare di preparare una cena da grande chef e buttare gli ingredienti a caso in una casseruola: o sei l’alter ego di Gracco (quello di Master Chef non Gaio Sempronio il politico dell’antica Roma 🙂 ) o probabilmente scodellerai qualcosa di immangiabile.
Anche se i primi esponenti del pensiero positivo si possono fare risalire agli inizi del 1800 con le organizzazioni del New Tought, è proprio grazie alla diffusione di libri come quelli di Louise Hay e di The Secret se tante persone hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con concetti di cui, ancora oggi, non si parla senza una buona dose di pregiudizio.
Il CUORE di questi modi di pensare è che il tuo Atteggiamento Mentale sia la cosa più importante. In altre parole, se desideri qualcosa ma la tua mente va in senso contrario, la cosa non la raggiungerai o, detta in positivo, se sia i tuoi desideri sia la tua mente vanno nella stessa direzione, prima o poi arrivi al tuo obiettivo.
La cosa che spesso lascia perplesso il neofita è
come fa la mente a “volere” e a “non volere” in contemporanea?
È possibile ovviamente, ma non proprio di così immediata comprensione.
Siamo infatti abituati a pensare alla nostra mente come ad “una cosa”, spesso associata ai pensieri di cui siamo perfettamente consapevoli, definiti pensieri razionali, e ad una dote che chiamiamo Forza di Volontà.
Con questi concetti in mente è facile capire come sia diffuso il pensare che, per esempio, se io voglio quella promozione per fare carriera e uso al massimo la mia forza di volontà per agire in tal senso, se non la ottengo sia colpa del destino (o del solito raccomandato 🙂 )
Ma c’è tutto un mondo che vive insieme al nostro pensiero razionale e che non ci insegnano a scuola… ed è quello del nostro inconscio, dei nostri programmi mentali, delle nostre credenze.
Un mondo che ha un forte impatto sulla nostra vita e quindi sarebbe meglio conoscerlo.
In parole semplici (l’argomento avrebbe bisogno dello spazio di un libro, solo per poter iniziare a parlarne) la nostra mente può volere una cosa e anche l’esatto contrario. Nell’esempio di prima: se nella mia mente, a livello inconscio, io credo che se farò carriera non sarò più in grado di essere una buona madre e credo che essere una buona madre sia più importante che fare carriera (Attenzione, non sto dando giudizi in merito, me ne guarderei molto bene!) metterò in atto tutta una serie di auto-sabotaggi che mi impediranno di ottenere quella promozione.
E se fin qui mi avete seguito, la prossima domanda potrebbe essere:
“Allora basta pensare in positivo, sia con la parte razionale che con le mie credenze inconsce e otterrò tutto ciò che voglio?”
La mia modesta risposta è NI 🙂
SI perché sono profondamente convinta che credere con tutto te stesso/te stessa nella tua capacità e voglia di raggiungere un certo obiettivo ti da una spinta molto forte (così come è vero il contrario, se non ci credi è come se ti fossi incatenato da solo)
NO perché sono altrettanto convinta che ci voglia anche una azione congrua col tuo pensiero.
Quindi le affermazioni, il pensiero positivo, la legge di attrazione sono valide? Certo che si, usate con intelligenza, buon senso e l’immancabile equilibrio che mi fa capire che se desidero con tutta me stessa dimagrire e tornare in forma, ma resto stravaccata sul divano a mangiare patatine, mentre aspetto che l’universo mi faccia rientrare nei miei jeans taglia 42, non succederà!
Morale della favola: dedichiamo del tempo a comprendere e ad acquisire veramente l’atteggiamento del “pensiero positivo”, e poi diamoci una mossa e agiamo di conseguenza 🙂
……io penso con tutta me stessa , praticamente sempre e, forse fra qualche mese ho risultati tangibili,
Per ora parole, ma la prossima settimana scritte: che risultato
👏👏👏👏👏👏