Non dirmi che non la senti mai che non ci credo.
Quella caspita di vocina che sembra arrivare da qualcuno appollaiato sulla tua spalla che comincia a sussurrarti all’orecchio che tanto si sapeva già che sarebbe andata a finire così.
Capita quando per esempio finalmente ti sei convinta che meriti di dedicarti del tempo e stasera passi nella nuova palestra per informarti sugli orari dei Pilates e invece poi fai tardi sul lavoro e non ci riesci più.
Capita quando hai deciso di chiedere un aumento al capo che son mesi che ci pensi e quando arrivi davanti alla porta del suo ufficio ti si stringe lo stomaco e torni indietro.
Capita quando inizi a parlare col tuo partner per far valere le tue ragioni e poi, anche se il discorso te lo eri preparato a lungo, ti impappini e fai anche una figuraccia.
Capita insomma in tutti quei momenti nei quali più avresti bisogno di una parola di conforto o di una motivazione a riprovarci e invece, proprio in quei momenti, arriva lei, sta vocina, che sembra quasi provarci gusto nel farti notare che hai sbagliato anche questa volta.
Sembra, perché poi è la tua quella vocina, e quindi che senso ha che sia proprio tu a criticarti in quel modo a volte perfino sarcastico?
Non ha un gran senso infatti, ma capita, a tutti, chi più, chi meno.
Capita di scoprire che il peggior critico di noi stessi siamo proprio noi!
Ma perché? Dipende da diversi fattori, da alcuni programmi mentali di cui a volte nemmeno ci rendiamo conto, da come è strutturata la nostra mente che tende a trovare coerenza fra le sue credenze e quello che succede, e da una bassa autostima.
Analizzeremo i vari fattori nei prossimi mesi, per ora facciamo un po’ meno analisi e un po’ più di azione, che dici?
Quindi se questa vocina ci sta demotivando fermiamoci un attimo, non permettiamole di parlare così liberamente, facciamola stare zitta!!!
E parliamo noi!
Basta qualche domanda per mandarla in crisi: “Ma tu credi davvero di conoscermi così bene? Invece di blaterare critiche perché non mi aiuti a trovare una soluzione?”
Forse non risponderà, ma almeno l’abbiamo fatta star zitta per un po’! 🙂