Perifrasando William Shakespeare e il suo famoso Essere o non Essere, oggi vorrei rispondere ad una domanda che mi sento a volte fare dai miei corsisti:
“Ma quando si finisce di crescere?”
Mai, ovviamente, la crescita personale non è come le medie (ma ci sono ancora?) che durano tre anni, quattro se sei un ripetente, cinque se sei uno zuccone, e poi finiscono. Tanto, alla fine, se le capitali europee o la storia dei Fenici non ti restano proprio in testa, va beh, si va avanti lo stesso.
La crescita personale è quel percorso che inizi con il desiderio di conoscerti meglio e continui con la consapevolezza che più ti conosci, più comprendi come funziona la tua mente, più ti alleni ad usarla al meglio e più felice la tua vita è, adesso e ora, e non forse fra qualche anno, chissà….
La crescita personale cresce con te e viceversa. Quindi come fai a fermarti, a darle un termine? Sarebbe come dare un termine ai tuoi sogni, alla tua possibilità di migliorare.
Dicono che la vera felicità sta nell’accontentarsi, ma io mica sono d’accordo. La felicità sta anche nell’essere ardentemente grati di quanto si sta vivendo oggi, senza dare per scontato ne’ che siamo vivi, ne’ le fusa del gatto. Ma non credo che la felicità stia nell’accettare una vita che non ci piace.
E poi, onestamente, viviamo forse in un mondo che ci fa sconti e smette di proporci ogni giorno problemi nuovi? A me non sembra. E tutto sommato ne sono anche contenta perché sono proprio i problemi che ci permettono di metterci alla prova e imparare cose nuove, altrimenti sai che noia, perfino i sassi, nei secoli, cambiano…
È a questo punto che di solito arriva l’affermazione che mi manda in visibilio 🙂
“La fai facile tu, ma se ti raccontassi, per esempio, cosa mi è successo la settimana scorsa, davvero, un problema enorme!”
Alla quale, immancabilmente, rispondo (a volte sollevando anche un po’ di ire)
“Enorme quanto?”
E qui di solito inizia la discussione su come si misura un problema, perché è vero, pensaci, se tu mi stai dicendo che un problema è grosso, bisogna ben che ci sia un sistema di misura. Come fai a dire che uno è alto? Se misuri un metro e sessanta nella regione dei pigmei sei alto, se sei in un paese del nord Europa sei basso.
Quindi come fai a dire che un problema è piccolo o grande? Bella domanda eh?
Che ne pensi della risposta che un problema è grande se TU non riesci a risolverlo, è piccolo se invece ci riesci?
Alla fine tutto ritorna lì, a te, non al mondo esterno, ma a quello interno, a te stesso!
Se in una ipotetica scala da 1 a 100, il tuo problema è a 40 e tu sei fermo a 20, il problema è effettivamente enorme, è il doppio di te!!! Ma se la tua crescita personale ti ha reso una persona da 80, il problema è facilmente superabile, se non quasi normale routine.
Quindi il punto non è mai quanto è grande il problema, ma quanto sei grande tu.
E allora alla domanda “Quanto si deve crescere?” io amo rispondere che si deve crescere sempre, un po’ come respirare o mangiare o dormire, ti verrebbe mai in mente di smettere?
Quindi se vuoi affrontare ogni giorno sapendo che, qualunque problema si presenti, sarai in grado di superarlo o, come minimo, di gestirlo al meglio in modo da poter crescere e diventare, appena possibile, più grande di lui, devi realizzare che devi puntare le tue “carte” sulla risorsa più importante che hai, te stesso.
Il bello è che poi, quando cominci a crescere con regolarità (per intenderci: leggi quel libro, vai a quel seminario, fai quegli esercizi, segui quel corso etc…) farlo diventa “normale”, quindi facile e automatico, come ogni cosa che rientra nella tua comfort zone.
Ma crescere costa. Anche non risolvere i problemi costa.
Anche quel nuovissimo Tablet costa e magari la stessa cifra avresti potuto investirla su un corso per imparare a fare chiarezza su quali sono i tuoi veri bisogni e desideri, invece di accettare quelli “imposti” da certa pubblicità. Pensaci.
Quindi cresci! E ancora cresci! È così divertente diventare più grandi 🙂
Cresci magari coi nostri corsi EMA o con i nostri ebook (che sono anche gratis! basta iscriversi alla Newsletter) o con i libri di XX o con i seminari di YY o quel caspita che vuoi, ma continua a investire sulla tua crescita, per te stesso e per essere da esempio e aiuto per chi ami. Grazie.