La plasticità del nostro cervello, ossia la sua capacità di cambiare durante tutto il corso della nostra vita, è stata scoperta verso la fine del secolo scorso. E andava contro a quello che fino a quel momento la scienza credeva, ossia che il cervello si sviluppa nel primi anni della nostra vita e poi rimane pressoché statico.
Oggi ci sono sempre più prove scientifiche che il nostro cervello può cambiare in risposta al nostro atteggiamento, ai nostri pensieri, alle emozioni e all’ambiente che ci circonda.
E a quanto impariamo!
Fino a poco tempo fa e, purtroppo anche oggi, troppe persone pensano che studiare sia qualcosa che sappiamo fare quando siamo giovani, ma dopo una certa età diventa difficile se non impossibile imparare cose nuove.
Nulla di più falso!
Vi riporto uno dei risultati scientifici che mi è piaciuto di più, quello fatto nel 2006 comparando la parte posteriore dell’ippocampo dei tassisti di Londra rispetto ai guidatori di bus. Quella parte del cervello serve ad elaborare informazioni spaziali complesse per permetterci spostamenti più efficienti. Ovviamente l’ippocampo dei tassisti era più sviluppato rispetto ai guidatori di bus, visto che questi ultimi seguivano un limitato numero di strade prestabilite rispetto ai tassisti. E questo dato era vero a qualunque età!
Ci sono anche molti studi interessanti su come il mantenere una buona neuro-plasticità (attraverso per esempio lo studio di nuove lingue o imparando a suonare uno strumento, etc) sia importantissimo soprattutto quando si invecchia, perché combatte l’insorgenza delle patologie degenerative mentali dell’anziano.
Quindi smettila di trovare scuse, basta “…ma ormai alla mia età”
Datti una mossa e rimettiti a studiare 🙂 potrà solo farti bene in ogni senso!
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