Sono appena rientrata in Italia dopo 4 mesi alle Canarie.
Ed in bagno è successa una cosa strana.
Mi stavo come al solito preparando per andare a letto e dopo essermi lavata i denti e aver passato da brava bambina il filo interdentale, mi sono presa una botta terribile al piede.
Cosa è successo e cosa c’entra con il titolo di questo post? Adesso arrivo.
La botta al piede l’ho presa perché ho cercato di aprire il coperchio della pattumiera del bagno col pedale in basso. Peccato che la pattumiera italiana sia basculante e non abbia nessun pedale, anzi, nelle vicinanze c’è il tubo del termosifone contro il quale appunto mi son presa una botta.
Quello che è successo è semplice: in 4 mesi alle Canarie il mio cervello ha acquisito una nuova abitudine: la pattumiera del bagno si apre azionando il pedalino. All’inizio non è stato semplice, anzi. All’inizio davo delle manate per aprirla con il basculante (era in funzione il programma mentale “la pattumiera si apre spostando il basculante” imparato nel bagno italiano) Ma dopo un po’ di ripetizione il mio inconscio ha imparato il programma nuovo.
E quando sono tornata in Italia? Anche qui con un po’ di ripetizione ho rimesso in funzione il programma vecchio.
Stufi di ascoltare i miei problemi di pattumiera?
OK, allora adesso proviamo a pensare che succede con un altro tipo di programma, per esempio quello che mi hanno ripetuto da piccola e che io mi sto ripetendo magari da decenni: “Io sono una persona insicura”.
Dopo un po’ che me lo ripeto diventa talmente automatico che finisce col funzionare come quello della pattumiera “Io mi apro così”
Non sto scherzando, nella mente funziona così:
una volta ripetuto un numero sufficiente di volte il programma parte in automatico e non lo mettiamo più in discussione.
Perché se con la pattumiera qualcosa di reale (come il coperchio che si apre in un modo o nell’altro) interviene a farci capire coscientemente che dobbiamo cambiare programma altrimenti la nuova pattumiera non l’apriremo mai, con il programmi che riguardano convinzioni sul nostro carattere la cosa è più complessa.
Ma un passo già importante è quello di esserne consapevoli!
Consapevoli che non siamo nati insicuri, siamo stati programmati ad esserlo, e nel momento in cui ne siamo consapevoli smettiamola di dirci “io sono insicuro”, iniziamo a dire “io ho deciso di essere insicuro”. Cominceremo così a convincerci che possiamo cambiare!
Quindi quando ti ripeti che tanto tu sei così o cosà, prova a chiederti se è proprio vero, metti in discussione i tuoi programmi mentali!